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Il presente volume nasce dall'esigenza - parallelamente avvertita dal legislatore che ha redatto il cd "Codice Antimafia" - di riordinare l'assetto della normativa posta a contrasto delle associazioni mafiose e susseguitasi nel corso degli anni. L'Autore, muovendo dalla propria esperienza personale prima siciliana ed oggi fiorentina, attraversa in un ideale sequenza filmata innumerevoli episodi criminali che hanno drammaticamente connotato la vita del paese (dall'attentato dell'Addaura nei confronti di Giovanni Falcone, alla strage di Capaci, a quella via d'Amelio ove morirono Paolo Borsellino e gli agenti della scorta) e di parte dei quali egli si è occupato, per giungere ad un ideale confronto con quelle "nuove" tipologie criminali associative che oggi insidiano il territorio nazionale. Dalla mafia cinese, alle consorterie provenienti dall'Europa orientale, la disamina si spinge dunque fino ad esaminare i rapporti tra la fattispecie tipica di cui all'art. 416 bis cp ed istituti posti su una ideale linea di confine, tra cui il trust e la responsabilità da reato degli enti prevista dal Dlgs 231/01.
Il saggio, dunque, si muove tra l'esposizione storica delle vicende criminali più risalenti e dei loro esiti giudiziari e i precedenti e le relative pronunce giurisprudenziali (cui è affidato un ruolo preponderante) per culminare nel giudizio sull'adeguatezza della normativa nel suo complesso e sui possibili interventi de iure condendo.
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