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Il principio del contraddittorio nel processo implica il diritto per le parti di prendere conoscenza
degli elementi presentati al giudice e di discuterli, pure nel caso in cui detti elementi provengano
da un magistrato indipendente ed imparziale, data la loro innegabile influenza sulla decisione
giudiziale. Il lavoro si propone di sottoporre a vaglio critico la giurisprudenza delle Corti di
Lussemburgo e di Strasburgo sul diritto di replica alle conclusioni dell¿avvocato generale della
Corte di giustizia dell'Unione europea. Ciò anche al fine di indicare soluzioni operative,
modellate su quanto sperimentato nei sistemi processuali nazionali, in modo spontaneo o
condizionato dall'interpretazione resa dalla Corte di Strasburgo in relazione all¿art. 6, par. 1 della
Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali (CEDU), con
riguardo ai magistrati dell'ufficio del pubblico ministero avanti alle Corti di Cassazione ed al
commissaire du gouvernement del Consiglio di Stato francese. Soluzioni suscettibili di assicurare ¿
non solo de lege ferenda ma anche a diritto costante ¿ l¿effettiva tutela del principio del
contraddittorio, elemento chiave dell'equo processo, che l¿Unione europea e le sue istituzioni
sono tenute a rispettare ai sensi dell'art. 6, par. 3 del TUE e dell¿art. 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell'Unione europea. Gli indicati profili sono esaminati anche alla luce della
progettata adesione dell'Unione europea alla CEDU.
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