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La ricerca tenta di tracciare le coordinate della legittimità costituzionale e della legittimazione democratica delle Autorità amministrative indipendenti, partendo dalla convinzione che la riforma del Titolo V, di cui alla L. cost. n. 3 del 2001, permetta di offrire una soluzione complessiva ai numerosi problemi che la diffusione delle Autorità indipendenti ha comportato nell'organizzazione costituzionale e amministrativa del nostro Paese.
La definizione nell'art. 117 Cost. di materie di competenza legislativa esclusiva statale, concorrente e residuale regionale, nelle quali insistono quasi naturalmente i poteri delle Autorità (come la tutela della concorrenza o l'ordinamento della comunicazione), unita alla finalizzazione costituzionale di garanzia di libertà delle funzioni svolte dalle Autorità, in disposizioni come gli artt. 21, 41, 47 del testo costituzionale, rende esplicita, infatti, la potenziale matrice costituzionale delle medesime.
Come corollario della tesi sostenuta nel lavoro, le Autorità indipendenti vengono inserite nell' ambito del giudizio costituzionale, rinvenendosi nella partecipazione ad esso la chiave finale della loro legittimazione ordinamentale.
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