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Il volume raccoglie interventi di processualpenalisti, storici e filosofi del diritto che analizzano le trasformazioni del processo penale nel periodo repubblicano, ricostruendo le ragioni culturali e politiche delle riforme a partire dalla caduta del fascismo, gli orientamenti giurisprudenziali, le tensioni verso la costruzione del modello accusatorio e le regressioni verso caratteri inquisitori, i tratti di continuità con l'impianto del codice Rocco e l'impegno della scienza processuale penale per adeguare il rito ai nuovi valori costituzionali. L'entrata in vigore della Costituzione e la sua applicazione, il dibattito verso la riforma del codice di procedura penale e il modello da adottare, il ruolo della difesa nella fase istruttoria e le tutele offerte all'imputato, le ricadute sul processo e sui diritti individuali delle emergenze politiche (dal terrorismo alle stragi di mafia, da tangentopoli al diritto penale del nemico), sono i temi discussi nel volume, con un confronto interdisciplinare che apre nuove prospettive di ricerca.
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