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La disciplina dei dati personali è divenuta un ordinamento di settore, complesso non solo per l'estensione delle aree di afferenza e per il contenuto tecnico delle disposizioni, ma anche per la pluralità di fonti che essa coinvolge. E' pure una disciplina difficile da articolare e tradurre in normative, sia per il bilanciamento di interessi che implica, sia per la volatilità delle previsioni, destinate a consumarsi nel corso della evoluzione delle tecnologie e dell'affinamento della coscienza sociale e quindi della "reattività" dei singoli alle iniziative e ai fenomeni che possono porre in pericolo la loro riservatezza. Concettualmente e politicamente, nel quadro delle categorie giuridiche integrato dai valori politici, questa disciplina riflette non solo le preoccupazioni, le aspirazioni, le speranze degli individui che intendano difendere la loro vita privata, la riservatezza dei loro atti, la sfera familiare degli affetti e dei sentimenti, l'intimità della dimensione biologica, ma quelle di tutti i soggetti che vogliano mantenere intatta la loro indentità e la loro libertà di decisione politica. Questo complesso di problemi emerge con vigore e chiarezza in quest'opera che raccoglie una serie di contributi che analizzano, seguendo l'evoluzione originata dalla legge 31 dicembre 1996, n. 675, la complessa materia della privacy, la sua parabola normativa, le implicazioni derivanti dalla dimensione anche tecnologica del fenomeno, le intersezioni con altri settori dell'ordinamento italiano, i profili istituzionali relativi alla tutela delle persone fisiche in relazione alla circolazione dei dati personali.
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