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L'indagine muove dalla centralità - politico istituzionale prima ancora che teorico generale - della funzione legislativa di interpretazione autentica. L'analisi dell'istituto, assunto come punto di frattura tra potere giudiziario e legislativo, viene articolata in tre sezioni.
Una Pars destruens che analizza criticamente le giustificazioni dottrinali della legge interpretativa, con l'obiettivo di argomentare l'infondatezza - logica e di diritto positivo - della pretesa del legislatore interprete di imporre a tutti i giudici, retroattivamente, un solo significato normativo ad una legge (asseritamente) interpretata.
Una Pars construens che propone una lettura alternativa della funzione di interpretazione autentica, quale posizione di un nuovo enunciato legislativo, sempre abrogativo della disposizione interpretata, innovativo dell'ordinamento e privo di efficacia retroattiva.
L'indagine si conclude con l'analisi critica dei Rimedi giurisdizionali di cui i giudici hanno la disponibilità per reagire a leggi interpretative lesive della loro sfera di competenza.
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