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Il volume si occupa del tema dell'incidenza delle norme comunitarie e della CEDU sugli atti nazionali definitivi, vale a dire su quegli atti che, alla scadenza dei termini di ricorso o a seguito dell'esaurimento dei mezzi di tutela giurisdizionale, non sono più soggetti a impugnazione. Scopo dell'indagine è quello di capire quando, e a quali condizioni, le norme sovranazionali possono rimettere in discussione principi nazionali (da sempre ritenuti inamovibili), quali l'inoppugnabilità degli atti amministrativi definitivi e l'autorità di cosa giudicata delle decisioni giurisdizionali irrevocabili. Il tema è particolarmente sensibile, dato che coinvolge profili fondanti dei sistemi giuridici nazionali. Oltre che sensibile, il tema studiato è anche particolarmente attuale. Infatti, su di esso si sono recentemente pronunciate le più alte giurisdizioni, europee e nazionali. Il volume prende in considerazione l'incidenza del diritto comunitario sugli atti definitivi sia della Pubblica Amministrazione sia dei giudici; non solo, esso esamina tutti gli strumenti che l'ordinamento comunitario predispone per la ''contestazione'' di quegli atti, soffermandosi sugli istituti del riesame (o revisione) dell'atto, dell'azione di risarcimento danni e della procedura di infrazione. Analogamente, con riguardo alla CEDU, lo studio non si limita all'individuazione della portata dell'obbligo di riapertura o revisione del processo derivante da detta convenzione, ma cerca anche di determinare le ricadute di siffatto obbligo sull'ordinamento italiano, sotto i diversi profili dell'istituzione competente e delle modalità procedurali da seguire per l'attuazione del vincolo in questione.
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