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Con il d.lgs. n. 81/2017 (c.d. Jobs Act del lavoro autonomo) il legislatore definisce,
per la prima volta, uno statuto protettivo per il lavoro autonomo non imprenditoriale,
introducendo specifiche misure non solo di tutela del prestatore
nello svolgimento del rapporto (relative a maternità, congedi parentali, malattia,
infortunio, invenzioni, salute e sicurezza), ma anche di riequilibrio contrattuale
(divieto di clausole e condotte abusive) e di tutela nel mercato, oltre a previsioni
previdenziali e agevolazioni fiscali.
Tali misure si inseriscono nel più ampio processo di riforma del diritto del lavoro,
avviato con la legge delega n. 183/ 2014, che ha interessato le stesse categorie
fondamentali della subordinazione e dell'autonomia, con la definizione di un nuovo
assetto dell'area delle collaborazioni, non più incentrata sul lavoro a progetto,
bensì sulla distinzione tra collaborazioni organizzate dal committente e collaborazioni
coordinate; le prime ricondotte alla disciplina del lavoro subordinato, le
seconde al lavoro autonomo.
Il volume propone una disamina approfondita e aggiornata della disciplina sul
lavoro autonomo, sia mediante una puntuale analisi dell¿apparato protettivo e del
suo campo di applicazione, incentrato sulla natura non imprenditoriale dell'attività
svolta, sia mediante una ricostruzione sistematica della disciplina relativa
alle collaborazioni, anche con riferimento alle pubbliche amministrazioni, alla luce
delle nuove definizioni legislative di etero-organizzazione e coordinamento.
Una parte dell'opera è dedicata al lavoro occasionale, anch¿esso interessato
dall¿intervento di riforma del legislatore con l¿abrogazione del sistema incentrato
sul "voucher" in favore dei nuovi strumenti individuati nel contratto per prestazioni
di lavoro occasionale e nel libretto di famiglia.
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