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Il lavoro illustra e chiarisce il problema della causa del contratto, oggetto di costanti e rinnovate riflessioni dottrinali nonché di numerose applicazioni giurisprudenziali, tese a recuperare profili di concreta funzionalità e di assorbente valutazione delle specifiche finalità del contratto. Nella disamina delle varie ipotesi e figure considerate, si mette in luce il frequente ed equivoco richiamo della causa "in astratto" e il suo raccordo con il tipo contrattuale.
La giurisprudenza giunge così alla riscoperta della "causa concreta", con applicazioni in vari settori - esemplificando, in quello dei contratti derivati, dei contratti con finalità turistiche, dei mutui fondiari, delle operazioni di collegamento negoziale, anche con rilievo fiscale, degli accordi prefallimentari etc. - dilatandone l'incidenza con riferimento alle disfunzioni e anomalie nell'attuazione del contratto. Gli esiti non appaiono, peraltro, sempre giustificati e soddisfacenti.
Compiendo un'analisi specifica ed analitica di tali materie, la trattazione fa emergere, nella considerazione della struttura e della funzione del contratto, il ruolo autonomo della causa, identificata quale ragione specifica del contratto e criterio ermeneutico del senso intrinseco degli assetti di interesse instaurati.
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