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Le disposizioni in materia di reati contro la P.A. sono state sottoposte, a partire dagli anni
'90, ad un intenso ed inarrestabile processo di rinnovamento, che ha portato a plurimi interventi
riformatori, ispirati da linee guida sostanzialmente omogenee, complessivamente caratterizzate
dall'interno di punire sempre più severamente il pubblico agente che faccia abuso o
mercimonio del suo ufficio o dei suoi poteri. Tali riforme sono culminate nella l. 190/2012 (cd.
"legge Severino"), alla quale si devono l'attuale configurazione delle fattispecie di corruzione,
con la previsione della corruzione per l'esercizio della funzione, l¿introduzione della fattispecie
di induzione indebita e la nuova previsione del traffico di influenze illecite e, di recente, nella l.
3/2019 (denominata "spazzacorrotti"), che ha previsto un complessivo aggravamento della risposta
sanzionatoria, anche attraverso una radicale modifica del sistema delle pene accessorie.
In tale quadro normativo, frutto di interventi dettati da scelte politiche di breve respiro e
non sorretti da un coerente disegno riformatore della materia, la presente opera si propone
l¿obiettivo di fare fuoco sulle principali problematiche interpretative (di natura sostanziale e
processuale) emerse nella prassi applicativa e sulle soluzioni date dalla giurisprudenza.
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