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Il volume si propone di analizzare il tema dell¿autonomia universitaria secondo una prospettiva 'multilivello', indagando cioè lo sviluppo dell'autonomia universitaria, non solo, classicamente, nello spazio 'statale', ma anche in quello europeo e sub-statale. Lo Stato, che è diventato nel corso dei secoli interlocutore privilegiato ed unico dell'Università, ha visto erodere, in tempi recenti, l'esclusività di tale rapporto tanto ad opera delle incursioni del diritto europeo nell'istruzione superiore, quanto dalla naturale propensione delle Università di creare sinergie e contatti con il territorio di riferimento, mediante l'alleanza con quelli che la dottrina anglo- sassone definisce «local governments». Queste due tendenze costituiscono, insieme ai più generali processi nazionali di riforma dell'istruzione superiore, un fil rouge che unisce molti paesi europei. A fronte di tale premessa, molti sono gli interrogativi che ancora interessano lo studio dell'autonomia universitaria, posta al crocevia di diversi poteri e sfere d'influenza e portatrice di una sorta di contraddizione ontologica, laddove essa è parte di un sistema delle autonomie, ma, al contempo, è titolare di un servizio pubblico come quello dell'istruzione, che esige un certo grado di uniformità.
Il presente contributo affronta i nodi ancora irrisolti dell'autonomia universitaria, attraverso una approfondita analisi del tema in ottica costituzionale, europea e comparata.
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