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Con l'adozione dei Regolamenti (UE) n. 1103 e 1104 del 2016, applicabili dal 29 gennaio 2019, il legislatore sovranazionale ha completato - seppure nelle forme di una cooperazione rafforzata- il quadro del diritto europeo della famiglia, dettando regole comuni in materia di giurisdizione, legge applicabile, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali tra coniugi e di effetti patrimoniali delle unioni registrate. Dopo essere intervenuto nell'arco di un decennio dapprima nella materia matrimoniale e della responsabilità genitoriale, poi in tema di obbligazioni alimentari e di successioni, il Consiglio dell'Unione Europea ha quindi fornito ai cittadini e agli operatori le coordinate indispensabili per giungere ad una completa definizione dei rapporti patrimoniali dei coniugi e dei partner (tra loro e verso terzi) derivanti direttamente dalla creazione del vincolo familiare o dal suo scioglimento. Ripercorrendo la struttura dei due atti normativi, come integrati dai Regolamenti (UE) di esecuzione n. 1935 e n. 1990 del 7 e 11 dicembre 2018 che hanno adottato i moduli standard ad essi allegati, e commentandone la disciplina alla luce delle più attuali pronunce delle Corti europee, l'Autore ne esamina la compatibilità con i pertinenti istituti del diritto sostanziale e processuale italiano - dai riflessi sulla disciplina della comunione legale, all'applicabilità alle unioni registrate e alle coppie di fatto, fino ad esplorarne i risvolti pratici in tema di circolazione degli accordi in materia di negoziazione assistita - in un contesto normativo e sociale in continua evoluzione.
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