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Il volume esamina la l. n. 69 del 2019 (Codice rosso) nel contesto delle fonti sovranazionali, della giurisprudenza e della concreta applicazione da cui emerge che la violenza domestica e di genere è una violazione dei diritti umani, non conosce limiti geografici o culturali e richiede competenza giuridica e conoscenza del fenomeno di cui gli Autori, una giudice e un pubblico ministero, forniscono gli strumenti ai diversi operatori (magistrati e avvocati penali, civili e minorili, forze dell'ordine, consulenti, ecc.).
Vi è una specifica trattazione della normativa sovranazionale, anche con riferimento al tema del pregiudizio di genere, per consentire una corretta interpretazione della disciplina.
Sono esaminati, in modo organico, sia i nuovi delitti sia i principali reati di violenza di genere (artt. 572, 609-bis e ss., 612-bis c.p.; circostanze aggravanti dell'art. 577 c.p. femminicidio).
Seguono le modifiche al codice di rito, con approfondimento degli specifici interventi sugli obblighi di comunicazione, sulle indagini preliminari e su istituti di particolare rilievo come l'incidente probatorio e i rapporti tra pubblici ministeri, giudici penali, civili e minorili in una prospettiva di opportuno coordinamento.
Infine, si esaminano gli interventi sulle leggi speciali con particolare riferimento all¿ordinamento penitenziario, alle misure di prevenzione (codice antimafia) e alla formazione degli operatori.
Per tutte le norme commentate si illustrano il quadro sovranazionale e gli orientamenti applicativi in una prospettiva di concreta attuazione.
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